Accendere e spegnere la luce. Un gesto quotidiano, volontario, ripetuto, a volte frutto di un automatismo, che apparentemente nulla sembra avere a che fare con il concetto di irreversibilità. Invece Karman – con la consueta ironia e l’irriverente libertà espressiva – stabilisce un parallelismo, un’allusione: a circostanze che – proprio per la loro incontrovertibilità – ci ridefiniscono, nelle priorità e nel nostro stare al mondo; sempre con spirito positivo, trasformando un ostacolo in opportunità, o perlomeno in qualcosa di cui tenere conto senza farsi sovrastare.

La luce per Karman è proprio questo, uno stimolo ad andare avanti, illuminando il cammino senza farsi travolgere dagli eventi, dai condizionamenti, dalla razionalità; con quel pizzico di follia – così tipica dell’azienda marchigiana – che da’ origine a progetti unici, originali, a tratti eccentrici.

E’ in questo contesto che si inscrive la collezione 2019, sempre ricca di riferimenti e rimandi, a micro e macrocosmi diversi, dalla cultura popolare, al mondo dell’illusionismo, all’Oriente, alla storia: nuove firme del design che si uniscono alla grande famiglia Karman – Paola Navone, con la sua evocativa e opulenta Bibendum in vetro soffiato; e Giorgio Biscaro, che raccoglie l’istanza ironica di Karman coniugandola con un approccio di ricerca nei due progetti ammiccanti e magici, Umarell e Binarell.

Fonti luminose eterogenee ma accomunate dal desiderio di creare bellezza, libere da schemi e pregiudizi, per spaziare con disinvoltura  tra indoor e outdoor; con un utilizzo dei materiali e delle tecnologie illuminanti ampio, esperto e diversificato; ed incursioni in tecniche artigianali come l’arte antica della soffiatura del vetro che permettono a Karman di soddisfare le esigenze di contract curati in ogni particolare e progetti di nicchia, siano essi ristoranti, bistrot, piccoli resort o boutique hotel.

Non manca tra le novità un nuovo personaggio che va ad arricchire il sempre più articolato “zoo di Karman”, la lampada Amsterdam, firmata da Matteo Ugolini, art director Karman. Per sorridere, esorcizzare, illuminare con inconsueta audacia spirito unconventional gli ambienti della nostra contemporaneità.